sábado, 28 de mayo de 2011
Laberinto Borges en la Isla San Giorgio Maggiore en Venecia
Se inaugurará el 14 de junio, cuando se cumplan 25 años de la muerte de Jorge Luis Borges. Tiene el mismo diseño del que se encuentra en la Finca Los Alamos en San Rafael Mendoza
San Giorgio Maggiore es una de las islas de Venecia, que queda al este de la Giudecca y al sur del principal grupo de islas. Está rodeada por el Canale della Grazia, Canale della Giudecca, Canale di San Marco y la laguna meridional. Forma parte del sestiere de San Marco.
La isla fue probablemente ocupada en el periodo romano; después de la fundación de Venecia fue llamada Insula Memmia por la familia Memmo que era su propietaria. Para el año 829 tenía una iglesia consagrada a San Jorge; de ahí que fuera llamada San Giorgio Maggiore para distinguirla de San Giorgio in Alga.
El monasterio benedictino de San Giorgio se estableció en 982, cuando el Dogo Tribuno Memmo donó toda la isla a un monje, Giovanni Morosini. Los monjes desecaron las marismas de la isla cercanas a la iglesia para conseguir terreno sobre el que edificar.
San Giorgio es actualmente conocida sobre todo por su Basílica de San Giorgio Maggiore, diseñada por Palladio y comenzada en 1566.
A principios del siglo XIX, después de la caída de la República, el monasterio fue casi suprimido y la isla se convirtió en un puerto libre con una nueva bahía construida en 1812. Se convirtió en la sede de la artillería de Venecia.
Actualmente es el cuartel general del centro de arte de la Fundación Giorgio Cini, conocida por su biblioteca y también la sede del teatro al aire libre llamado Teatro Verde.
14 Giugno 2011
Evento inaugurale Il Labirinto Borges
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
In occasione dei 25 anni dalla morte del celebre scrittore argentino Jorge Luis Borges (14 giugno 1986 – 14 giugno 2011), la Fundación Internacional Jorge Luis Borges e la Fondazione Giorgio Cini inaugureranno a Venezia, con un inedito evento musicale di Julio Viera, Il Labirinto Borges, ricostruzione del giardino-labirinto che l’architetto Randoll Coate progettò in suo onore.
Ingresso su invito
Opera permanente, il labirinto sarà poi accessibile al pubblico tramite servizio di visite guidate a partire dal 15 giugno
Il Labirinto sarà collocato nello spazio retrostante il Chiostro del Palladio e il Chiostro dei Cipressi, così da costituire una sorta di ‘terzo chiostro’ di dimensioni all’incirca uguali a quelle degli altri due.
Lo scopo del progetto è quello di creare un giardino in memoria dello scrittore realizzando uno spazio pieno di significati spirituali, per avvicinare il pubblico al mondo di Borges.
Questo spazio costituirà lo sfondo e la giustificazione per la programmazione pluriennale di eventi culturali di varia natura (ricerche, conferenze, master classes, seminari, mostre d’arte, produzioni e performance teatrali, audiovisive, coreografi che e musicali). Tali eventi – di natura didattica o artistica – saranno ispirati all’opera dello scrittore argentino e alle problematiche epistemologiche e storico culturali sollevate dall’immaginario borgesiano, quali il rapporto tra la narrativa e le altre arti, figurative e performative, e il rapporto tra narrativa e scienze naturali.
Storia dell'Isola di San Giorgio dalle origini al 1950
San Giorgio Maggiore (così chiamata per distinguerla da un'altra isola della laguna, San Giorgio in Alga) era un luogo di saline, mulini e orti e deve il suo nome ad una chiesetta edificata nel 790.
Dal 982, in seguito alla donazione del doge Tribuno Memmo, divenne sede di un monastero benedettino, di cui fu primo abate il patrizio Giovanni Morosini.
Con il trascorrere dei secoli l'Abbazia di San Giorgio crebbe e prosperò acquistando grande prestigio, sia come centro d' irradiazione spirituale e culturale, sia come luogo privilegiato di incontro e di asilo.
Contemporaneamente, l'isola si andava sempre più arricchendo di edifici monumentali e di opere dei maggiori artisti attivi a Venezia.
Da un complesso gotico con chiesa al centro dell'isola, si passò, fra la fine del'400 e il'500, a una ricostruzione rinascimentale, col chiostro interno di ispirazione toscana, forse mediceo-michelozziana (Cosimo de' Medici, cacciato da Firenze, si era rifugiato a San Giorgio con la sua corte nel 1433).
Al maggior architetto del Rinascimento veneto, Andrea Palladio, si devono l'attuale chiesa, il chiostro d'ingresso e il grandioso Refettorio. La chiesa, che richiama lo stile monumentale dei templi classici e delle antiche basiliche cristiane, iniziata nel 1566 e completata all'inizio del secolo successivo, è dedicata ai santi Giorgio e Stefano.
Con la caduta della Serenissima (1797), dapprima nel periodo napoleonico e poi sotto il dominio austriaco, cominciarono le devastazioni e le spoliazioni dell'isola.
Chiuso il monastero benedettino, dopo il 1807, San Giorgio divenne dapprima un deposito franco e sul lato settentrionale furono costruiti ampi magazzini e la darsena delimitata da un piccolo molo.
Dopo la rivolta popolare contro gli Austriaci del 1848, l'isola divenne un presidio militare austriaco; tale carattere fu mantenuto, sia pure con funzioni diverse, anche quando Venezia entrò a far parte del Regno d'Italia nel 1866.
San Giorgio, invaso da baracche, tettoie e altre costruzioni effimere, con gli edifici monumentali indiscriminatamente frazionati e spesso rozzamente puntellati, conobbe così il periodo del suo maggior decadimento.
Fondazione Giorgio Cini
Este palacio perteneció al coleccionista y mecenas delarte Vittorio Cini. Entre 1951 y 1956 restauró la iglesia y el monasterio de San Giorgio Maggiore. Así pues fue como se hizo la Fundación Cini, en memoria de su hijo muerto en un accidente.
La colección incluye porcelanas, marfiles, libros, manuscritos iluminados y muebles, pero las obras de arte más importantes son los cuadros renacentistas toscanos que coleccionaba Cini. Entre ellos hay obras atribuidas a pintores como Boticelli, Pietro di Cosimo, pietro de la Francesca, Filippo Lippi y Pontorno.
La Fondazione Giorgio Cini fu istituita da Vittorio Cini, in ricordo del figlio Giorgio, con lo scopo di restaurare l'Isola di San Giorgio Maggiore, gravemente degradata da quasi centocinquant'anni di occupazione militare, di reinserirla nella vita di Venezia e di farne un centro internazionale di attività culturali.
"La Fondazione ha per scopo di promuovere il ripristino del complesso
monumentale dell’isola di San Giorgio Maggiore e di favorire la
costituzione e lo sviluppo nel territorio di essa di istituzioni educative,
sociali, culturali ed artistiche, occorrendo in collaborazione con quelle
cittadine già esistenti".
La rilevanza dell'impresa, una delle maggiori - come iniziativa privata - del XX secolo, è testimoniata, oltre che dall'investimento iniziale per il restauro,
dalle manifestazioni promosse e ospitate e dal patrimonio, soprattutto artistico, che è conservato alla Fondazione sull'Isola e dal 1984 anche presso la Galleria di Palazzo Cini a San Vio.
La Fondazione oltre alle proprie attività di ricerca, mostre e convegni, spettacoli e concerti, accoglie congressi e convegni di qualificate organizzazioni scientifiche e culturali e ospita iniziative di assoluta importanza nel campo dei rapporti internazionali (in primis i due incontri dei G7 svoltisi nel 1980 e nel 1987).
La presenza dei maggiori intellettuali ed artisti, nonché di personalità della politica e dell'economia e il ricordo che ne serbano gli studiosi e gli ospiti che l'hanno frequentata sono un'ulteriore testimonianza del ruolo della Fondazione Giorgio Cini.
Fuente : Fondazioni Cini – Venecia
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